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ULTIMA OPERA

“Mi chiamo sempre”

L’opera oscilla tra l’astratto e il figurato, la linee intersecanti determinano varie forme che paiono costituire nell’insieme un involucro che immobilizza la realtà dinamica. L’uccello dalle ali dispiegate e anch’esso bloccato, solo la linea sottostante pare dargli impulso, un senso di inquietudine pervade la scena. E’ il seno femminile, descritto dall’artista nella plasticità naturale, che anticipa la presenza, avvolta e nascosta, di una donna, la fenditura che si apre sul cielo azzurro e lo spazio infinito è preludio di liberazione.

Luigi Achille Boccardi curatore artistico.